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ISOLE DELLA GUADALUPA: Guadalupa, Basse Terre e Grande Terre

La Guadalupa,1433 km2, 335.000 abitanti, è formata
da due isole, Basse-Terre chiamata dagli antichi abitanti Caribi
Karukera, “isola dalle belle acque” e Grande-Terre.
Fondamentalmente diverse, la prima è vulcanica e montagnosa ricca di
foreste, corsi d’acqua e cascate; la seconda, dove l'acqua é quasi
completamente assente, riposa su di una distesa costituita di
depositi calcarei e formazioni coralline ed è praticamente piatta
fatto salvo la piccola regione di Grands Fonds formata da un
susseguirsi di valli e colline molto irte. Grande Terre e Basse
Terre sono collegate tra loro da un ponte che attraversa la Riviere
Salée, un tratto di mare di 3 km che divide le due isole. |
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Basse Terre |
Basse-Terre, chiamata cosi dai marinai
che denominavano i luoghi di sbarco in funzione dei
venti, era l’approdo sottovento (i luoghi d’approdo
sopravento erano denominati capesterre).
Contrariamente a ciò che fa pensare il suo nome,
terra bassa, è la regione che ospita il vulcano
La Soufrière, alto ben 1467 metri, e i maggiori rilievi
della Guadalupa, che si estendono per 850 kmq, per la
quasi totalità coperti da foresta.

Il vulcano La Soufrière con le sue cime
coperte di foresta, domina l’isola: una cattedrale di
verde che declina fino al mare, sulla costa nord est
lasciando spazio a colline coltivate, sulla costa sud
ovest la foresta precipita in mare.
La catena montuosa centrale, di
formazione vulcanica, corre da sud a nord, dal massiccio
del vulcano La Soufrière alle creste di Le Mamelles, che
fanno parte del parco nazionale della Guadalupa: 17.300
ettari di foresta umida, una delle più belle delle
Antille con più di 3000 specie di piante di cui circa
100 specie di orchidee. I numerosi sentieri nella
foresta, il vulcano, le bellissime cascate, fanno di
questa parte della Guadalupa un vero paradiso per gli
appassionati di escursioni, trekking e canyoning.
Alcune
spiagge sono magnifiche e i fondali marini sono
molto belli.
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Spiagge della Guadalupa

Insieme alla natura l’altro polo di
interesse di Basse-Terre è la storia di cui è riuscita a
conservare un patrimonio importante: le incisioni
rupestri di Trois Rivière o di Plessis, testimonianza
dalla civiltà precolombiana in Guadalupa, il forte
Delgres, costruito nel 1650 per difendere la Guadalupa
dagli attacchi degli Inglesi, il tempio indù di Changy,
il più grande dell’isola, testimonianza della cultura
indiana.
Sono numerose le habitation del periodo
coloniale che si sono aperte al pubblico convertendosi
in attività turistiche.
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La
Route de la Traversée |
Un itinerario automobilistico di circa
35 km davvero suggestivo, da costa a costa. La strada
comincia dopo Vernou (D23), un'immersione nella foresta
tropicale per scollinare Le Mamelles (615 m)
prima di ridiscendere verso Pointe Noire (strada molto
bella nel periodo della fioritura dei flamboyants,
da aprile a fine agosto).

Numerosi punti di
interesse naturale lungo il percorso che attraversa il
parco della Guadalupa: la cascata aux ecrevisses
facilmente accessibile con pochi minuti di marcia, la
Maison de la Foret, che oltre ad esporre
materiale illustrativo sulla fauna e la flora del parco
è anche punto di partenza di alcuni sentieri nella
foresta. Non lontano dalla Maison de la Foret il
torrente Bras-David è l’ideale per fare un bagno
e rinfrescarsi dopo qualche ora di auto. Una deviazione
prima di scollinare sulla costa ovest porta al Morne
à Louis, dove si gode un bel panorama sulla costa di
Basse Terre. Proprio a 1 km dopo Morne à Louis,
in direzione Pointe à Pitre, il Parc des Mamelles
nel mezzo della foresta propone un percorso alla
scoperta della natura della Guadalupa, dei suoi animali
e insetti.
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Grande Terre |
Grande-Terre, molto più piccola di Basse
Terre, fu chiamata erroneamente cosi dai primi coloni,
ai quali sembrò l’isola più grande. Una volta quasi
totalmente coltivata a canna da zucchero, grazie alle
sue spiagge di sabbia bianca sulla costa sud e al clima
asciutto oggi ospita i principali centri turistici della
Guadalupa.

Gosier, dove si concentra la gran parte degli
hotels di categoria, Sainte Anne, piccolo borgo rinomato
per le sue spiagge, Saint François, uno dei poli
turistici più importanti della Guadalupa,
sono le località più frequentate dal turismo,
richiamato dal clima e dalle bellissime spiagge della
regione.

Il nord di Grande Terre offre dei
paesaggi splendidi e delle spiagge poco frequentate dal
turismo di massa, che rimane concentrato sulla costa
sud. Attraversata la campagna punteggiata
delle rovine dei mulini a vento si raggiunge la costa
nord, che si innalza fino agli 84 metri della Pointe
Vigie, a strapiombo sull’Oceano Atlantico. La Port
d’Enfer, a 25 km. da Le Moule, è un altro incredibile
paesaggio, una lingua d’oceano si inserisce nell’alta
costa dell’isola creando una piccola laguna con una
costa rocciosa e prato
Contrariamente a quanto possa venire
naturale pensare, Pointe à Pitre, malgrado sia la città
più sviluppata e i poli dell’economia dell’isola si
siano tutti sviluppati attorno ad essa, non è la
capitale della Guadalupa.
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Le spiagge di Grande
Terre |
Le spiagge più rinomate si trovano sulla
costa sud di Grande-Terre, ma quelle al nord sono forse
ancora più belle, meno frequentate, alcune più selvagge.

Tra Port-Louis (Plage du Souffleur)
e la Pointe de la Grande Vigie ci sono alcune spiagge
molto belle: l’Anse du Souffleur a pochi km da
Port-Louis (non fermatevi sulla spiaggia del posteggio a
pagamento, proseguite in macchina oltre al cimitero a
bordo mare, la spiaggia si fa più selvaggia e meno
frequentata), l’Anse Laborde a 1,5 km. a nord in
direzione Pointe Vigie, che purtroppo però non ha ombra.
All’uscita del borgo di Anse Bertrand verso sud, la
plage de la Chapelle con le palme a pochi metri dal mare
è molto più frequentata.
La costa di La
Moule è rinomata tra i surfisti a livello
internazionale per i suoi spot.
Proseguendo
verso sud per raggiungere la Pointe des Chateaux
alcune cricche e la lunga spiaggia Grande Anse des
Salines sono l’ideale per il bagno. Da segnalare Anse à
la Gourde, Anse à l’Eau e l’Anse Tartare, spiaggia
eletta negli anni 70 naturista grazie alla sua
posizione, protetta dalle onde dell’oceano, veramente
molto bella.
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Spiagge della Guadalupa
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Immersioni in
Guadalupa |
Che siate sub
esperti o che desideriate avvicinarvi all’immersione, la
Guadalupa saprà regalarvi dei siti d’immersione molto
belli e tutti diversi. Le immersioni in pieno oceano al
largo di Grande-Terre o nelle acque tranquille del mare
dei Caraibi a Basse-Terre sono caratterizzate da fondali
molto ricchi e alcune riservano delle vere emozioni sia
per la fauna marina che per le caratteristiche dei siti.
La Guadalupa accoglie numerosi club d’immersione, tutti
gli istruttori hanno un brevetto di stato e sono
abilitati al rilascio del certificato francese (FFESSM
oppure ANMP) o americano (PADI) di immersione. |
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La Soufrière |
Il
punto più alto delle Antille, con 1467 m. di
altezza e forse il più piovoso, circa 10 metri d’acqua
all’anno! Difficilmente riuscirete a fotografare la cima
della Soufrière, sempre nascosta dalle nubi. Il vulcano
attualmente attivo è il più ospitale al mondo, niente
cratere con colate di lava ma un paesaggio incredibile,
quasi lunare, fatto di bizzarre formazioni rocciose,
voragini che sprigionano gas e faglie circondate da una
ricca savana d’altitudine ricca di felci arboriscenti,
ananas di montagna, muschi, licheni e filodendri. Le
numerose fumarole che sprigionano vapori solforosi e gas
testimoniano l’attività della “vieille dame”, come la
chiamano familiarmente i guadalupeensi. Il panorama da
La Soufriere è davvero eccezionale, con il bel tempo
potrete addirittura scorgere la Martinica al di là della
Dominica. Occorrono 2-3 ore per raggiungere la cima del
vulcano con il Chemin de Dames e ritorno al
parcheggio, per fare il giro completo de La Soufrière
occorrono 3-4 ore. La Soufrière non è solo un vulcano.
Nel suo territorio oltre alle Chutes du Carbet,
accessibili dall’altro versante, un'altra bella
escursione è a La Citerne, un antico cratere con
un lago sul fondo. Per i più esperti le traces si
fanno numerose ma anche molto impegnative soprattutto
per il terreno spesso fangoso.
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Fiumi, cascate e
natura |
Les Chutes du Carbet
Sulle pendici est della
Soufrière, a 1300 metri di altitudine, nasce il fiume
Grand Carbet, che con i suoi tre salti forma la cascate
più alte delle Piccole Antille. La più facilmente
raggiungibile e più conosciuta è la seconda, con i suoi
110 metri d’altezza. Il sentiero è ben indicato e non
dista più di mezzora di cammino dal posteggio. Potrete
ammirare la foresta umida: filodendri dalle foglie
giganti, felci alte fino a 15 metri, alberi di 30-40
metri di altezza quali i gommiers bianchi e castagni. La
prima cascata di 120 metri è ancora più eccezionale, ma
non facilmente raggiungibile per chi non è ben allenato
(4 ore andata e ritorno), i sentieri sono spesso
instabili e in caso di pioggia (frequente) diventano
pericolosi per il terreno facilmente franabile e per i
torrenti in piena da attraversare.

La terza cascata è la meno spettacolare alta solo 20
metri ed è anche la meno frequentata. Raggiungibile
facilmente con un sentiero che parte da Petit-Marquisat
(1ora di marcia), è la sola dove poter fare il bagno.
Per ragioni di sicurezza dopo il terremoto del 2004 non
e possibile raggiungere il piede delle altre due cascate.
Per gli appassionati della natura, un’altra bella
escursione è la Trace du Grand Etang, un percorso di
circa un ora che vi porterà a scoprire questo grande
lago di circa 20 ettari di origine vulcanica, che
accoglie numerose specie di uccelli, pesci e crostacei e
sfortunatamente anche colonie di zanzare (attenzione,
sanguisughe nell’acqua)!
Dopo Capesterre direzione sud all’altezza di
Saint.Sauveur svoltare a destra, proseguire per circa 9
km. fino al parcheggio dei Bains Jaunes, prendere il
sentiero Pas du Roy. Per la terza cascata, dopo
Capesterre, in direzione sud svoltare a destra sulla D3
verso Routhiers, passato il borgo raggiungere la fine
della strada.
Le cascate del fiume Moreau
Alte un centinaio di metri, sono
altrettanto belle di quelle di Carbet, immerse in una
fitta e verdissima foresta. Dopo circa 2 km dall’inizio
della traces nella giungla il sentiero si
biforca, a destra si raggiunge la cascata della
Ravine Mangle, tenendo la sinistra si raggiungere la
cascata più spettacolare della Ravine Racoon. In
entrambe è possibile fare il bagno. Purtroppo dopo il
terremoto del 2004 che ha provocato importanti frane la
traces non è più praticabile. Informatevi sul
posto all’ufficio dell’ONF, tel. 0596 992899 se il
sentiero è stato ripristinato. Itinerario piuttosto
impegnativo per il terreno fangoso e i tumultuosi
torrenti da attraversare.
A Douville a 10 km a nord di Goyave
imboccare la strada forestale per circa 10 km fino a
raggiungere il parcheggio, da li a piedi nella giungla,
circa 5 ore andate e ritorno.
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La Réserve Grand
Cul-de-sac Marin |
 La Réserve Grand
Cul-de-sac Marin, creata nel 1987, é parco naturale
della Guadalupa, protegge 2115 ettari di mare e 1622
ettari di foresta litoranea e mangrovia della grande
laguna che separa Grand Terre da Basse Terre. Sito
eccezionale per il suo ecosistema, non solo in Guadalupa
ma anche in tutti i Caraibi, é un territorio splendido
da visitare per i suoi isolotti selvaggi nella laguna
protetta da una barriera corallina lunga più di 20 km e
per le sue foreste di mangrovia. Tutta la zona é
rigorosamente regolamentata, le attività turistiche
organizzate sono vietate. Gli ilets all'interno della
riserva, belli da farvi credere alle Maldive, hanno i
nomi più diversi, ilet à Fajou, à Christophe, de la
Biche, ilet Mangue à Laurette e ilet de Carénage.

L'ilet Caret, molto più
distante dalla costa e fuori dalla riserva, é meta di
numerose escursioni e gite organizzate. Cercate di
arrivarci per conto vostro dopo le 16 per godere di
questo piccolo paradiso. La località di di riferimento
per partire alla scoperta della riserva di Grand
Cul-de-sac Marin é Sainte -Rose, dove troverete alcune
proposte sul lungomare, dall'escursione in barca a
motore al noleggio del kayak.
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Pointe à Pitre |
Capitale
economica della Guadalupa, insieme ai comuni vicini,
Abymes e Gosier, forma un’agglomerazione urbana di circa
100.000 abitanti, arrivando dall’aeroporto non si ha
l’impressione di essere su di un isola dei Carabi.
Nell’intenso traffico dell’autostrada che attraversa
zone industriali si scorgono centri commerciali, grandi
centri d’affari. Bisogna aspettare di raggiungere il
centro di Pointe à Pitre per ritrovare l’atmosfera
creola delle città caraibica. Benché sia stata assalita
dall’edificazione feroce e dal traffico, la città è
riuscita a conservare una tipicità unica dei Carabi e
delle belle case creole.

Da visitare il museo Shoelcher che occupa una
bellissima casa creola del 1887 in rue Peynier.
Il museo municipale Saint-John Perse in rue
Noziéres si trova nella più bella dimora coloniale di
Pointe à Pitre, costruita nell’atelier del famoso
architetto francese Gustave Eiffel nel 1870. Il museo è
dedicato al poeta e propone una ricostruzione
dell’ambiente domestico della fine del 1800.

I due musei si trovano nel centro del vecchio quartiere
del porto, che si presta ad una passeggiata tra i negozi
e gli onnipresenti rivenditori di cibo. Il mercato
colorato a bordo mare in Place de la Victoire bordata di
palmeti e quello di Sainte Antoine all’angolo di rue
Peynier e rue Frebault, uno dei luoghi più autentici di
Pointe à Pitre, la chiesa di Saint-Pierre et Saint-Paul
con il mercato dei fiori ai piedi del suo selciato
offrono al turista un piacevole scorcio della vita
antillese. Malgrado le difficoltà di traffico e di
posteggio suggeriamo di visitare Pointe à Pitre di
mattina, momento della giornata frenetico, più “vero”
che durante il pomeriggio più sonnolento.
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L’ilet di Gosier |

Nel comune di
Gosier, che prende il nome dai grossi pellicani che
abitano la laguna, uno dei principali centri turistici
della Guadalupa con la più grande concentrazione di
hotels e di locali notturni, si trova questa isoletta
con un faro. Un piccolo angolo di paradiso durante la
settimana, a due passi dagli hotels. Imbarcadero sulla
spiaggia di Gosier, pontile sulla destra, 6 euro andata e ritorno sulle
yole dei pescatori. Durante il week-end è molto
frequentata.
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Les Grands Fonds |

Le Grand Fonds è
un sorprendente territorio fatto di un susseguirsi
caotico di valli e mornes incassato nel plateu calcareo
tra Sainte Anne, Les Abymes e La Moule. Nella storia
della Guadalupa questa regione fu nascondiglio e
rifugio di numerosi aristocratici per fuggire i massacri
della rivoluzione francese. Chiamati blancs-matignon
,dal nome della località del primo insediamento,
ancora oggi esiste una piccola comunità agricola che ha
sopravvissuto alla consanguineità.

L’ultimo baobab
della Guadalupa con il suo tronco impressionante si
trova nelle vicinanze del paesino Grands-Fonds. Vale la
pena fare un giro in macchina a condizione di non
perdervi in questo labirinto di natura che ricorda la
verdissima Basse-Terre.
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Les Ilets de Petite
Terre |

Petite Terre, riserva naturale, é un micro arcipelago
corallino situato tra La Desirade e Les Saintes,
costituito da due isole, Terre de Bas et Terre de Haut.
Un piccolo paradiso abitato solo da due guardiani e
dalle iguane, Petite Terre é raggiungibile con
escursioni giornaliere da Saint François, sull'isola di
Guadalupa, e meta di barche a vela che propongono gite
giornaliere; da evitare nei fine settimana e nel week
end di Pasqua. |
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Visitare Basse Terre |
Una natura selvaggia, esuberante, belle
spiagge, alcune da cartolina, numerose proposte di
attività sportive tra mare, montagna e corsi d'acqua.
Belle immersioni. Numerosi luoghi da visitare, sia
storici che naturali. Sono numerosi i borghi e
le località dove fermare la macchina e fare quattro
passi.
Sainte
Rose

Comune dedito alla coltivazione della canna da zucchero,
carino e vivace il suo porticciolo di pescatori. Punto
di partenza ideale per un'escursione al Grand Cul-de-Sac
Marin. A circa 5 km, sulle alture, la sorgente di acque
sulfuree di Sofaia, da cui partono diversi circuiti di
trekking; il Museo de Rum; la distilleria del Domaine de
Severin.
Deshaies

Una volta dedita alla coltivazione del caffé e del
cotone, oggi Deshaies é un gradevolissimo villaggio di
pescatori e centro turistico per eccellenza del nord di
Basse Terre.
Deshaies é rinomata per le sue bellissime spiagge e per
le immersioni. Il Giardino Botanico vale una vista.
Pointe Noire
Pointe Noire e Bouillante erano le cittadine più isolate
della Guadalupa fino alla fine degli anni 50, quando é
stata inaugurata la strada fino a Deshaies, la Route de
la traversée fu costruita 10 anni più tardi. L'isolamento
di Pointe Noire ha contribuito a mantenere intatto il
suo patrimonio creolo. La storia di Pointe Noire é
legata alla coltivazione del caffé e, grazie alla
ricchezza alle essenze pregiate e legname dalla foresta,
all'ebanisteria e falegnameria. Ancora oggi Pointe Noire
é considerata la capitale guadalupeese del legno. Da
visitare: la Cafeterie Beauséjour a Acomat, antica
piantagione di caffé oggi museo, il Parc des Orchidees,
a Trou Caverne, La Maison du Bois, La Maison du Cacao e
la Case à Vanille.
Bouillante
Fondata nel XVII sec, é uno dei borghi più antichi della
Guadalupa. Prende il nome dalle numerosi sorgenti di
acqua bollente (circa 80°C) presenti in tutto il
territorio, anche in mare. Oggi questa risorsa naturale
é usata per produrre elettricità. La località di
Malendure con Gli Ilets Pigeons e i numerosi spot di
immersione richiama migliaia di turisti all'anno.
Vieux Habitants
Un borgo autentico, uno dei più antichi dell'isola. Da
segnalare la chiesa del XVII secolo. Il comune era
dedito alla produzione di caffé, ancora oggi ci sono 3
produttori nel territorio. Da vistare: Musée du Café
Chaulet, L'Habitation La Grivelière, La plantation du
Café Vanibel.
L’Habitation
cafetière La Griveliere - Vieux Habitants
La
fabrique de la paroisse Saint Joseph des Vieux Habitant,
oggi classificato monumento storico, era un habitation
creata nel 1700 da monaci missionari che si convertì
alla produzione di caffè con l’arrivo di 3 piante da
Parigi nel 1726. Una delle testimonianze dell’epoca del
colonialismo meglio conservata, l’habitation, una volta
dedita alla produzione di caffè, vaniglia e cacao
conserva il mulino ad acqua, la maison du maitre, la
case degli schiavi e oggi è un museo .
Seguire le indicazioni da Vieux Habitants per circa 5 km
nella foresta. Chiuso a settembre e la prima settimana
di ottobre
Basse Terre
Capitale amministrativa della Guadalupa, fu la prima
città, fondata nel 1643. Sviluppatasi sul mare e
dominata dalle montagne e dal vulcano La Soufrière, é
una città vivace, che conserva un certo carattere. La
distilleria Bologne produce uno dei migliori rum bianchi
della Guadalupa.
Il Fort
Delgres

Al confine con la città di Basse-Terre,
il Forte Saint Charls, nato per proteggere dagli
attacchi inglesi la antica capitale della Guadalupa e le
navi in rada davanti alla foce del fiume Galion,
ribattezzato nel 1989 Louis Delgres in memoria
del colonnello mulatto che lottò contro lo schiavismo
prima abolito nel 1794 e poi ristabilito otto anni
dopo, risale al 1650.
Monumento nazionale dal 1977, si
distingue come uno degli esempi più belli
dell’architettura militare alla Vauban, per la sua
dimensione e l’ottimo stato dei suoi edifici e delle
strutture difensive.
I bastioni dominanti la città di
Basse-Terre con i cannoni, la grande caserma
ristrutturata al centro della piazza d’armi, la cisterna
costruita nel 1702 da Père Labat, la prigione e
il cimitero dei soldati dove riposano i resti del famoso
ammiraglio Gourbeyere governatore della Guadalupa dal
1640 al 1634 offrono una passeggiata a ritroso nel
tempo.
Ingresso gratuito. Aperto dalle ore 8
alle 16,30. Dal centro città, la prima strada a destra
dopo la posta, in seguito a sinistra. Parcheggio
all’esterno del forte (non lasciate niente in vista
nell’auto), raggiungibile facilmente anche a piedi dal
centro.
Saint Claude

A 500m sul livello del mare, Saint Claude é un piacevole
borgo circondato dalla foresta a soli 6 km da Basse
Terre. Vale una visita per ammirare le belle ville del
secolo scorso costruite dalla borghesia guadalupeese per
godere del clima mitedella zona.
Saint Claude é punto di partenza ideale per escursioni e
trekking nella foresta e sulla Soufrière.
Le roches gravées - Trois Rivières

Datate del Trecento/Quattrocento, le
rocce incise sono una delle poche testimonianze della
cultura precolombiana nelle Antille. Tra le molte rocce
vulcaniche arrivate fino a Trois Rivières
dall’esplosione del massiccio La Madeleine, gli Arawaks
hanno inciso e scolpito segni e figure antropomorfe su
circa 18 rocce sparse nel parco archeologico di
Trois-Rivières. Questo giardino tropicale di 1 ettaro,
oltre ad ospitare le roches gravées, è anche molto bello
da visitare per il suggestivo percorso. Una delle rocce
più conosciute si trova al museo di storia naturale di
New York. Per raggiungere il parco, Le parc
archeologique des Roches Gravee, a Trois-Rivières
troverete le indicazioni, in ogni caso, direzione
imbarcadero. Per informazioni tel. 0590 997759
Capesterre-Belle-Eau
Comune essenzialmente agricolo, dedito alla produzione
di banane, rappresenta la più importante comunità
indiana della Guadalupa. Il suo interesse turistico é
soprattutto legato alle cascate di Carbet.
Segnaliamo la distilleria Longueteau
Il cimitero degli schiavi - Capesterre
Poco lontano da Capesterre, un antico
luogo di sepoltura di schiavi dove ritroviamo una
ventina di tumuli anonimi decorati con le tipiche
conchiglie di lambi (strombus gigantis), alcune tombe
sono decorate con piantine verdi-bianche chiamate
neiges (nevi), altre con fiori, ma tutte sono
orientate verso l’Africa.
A 1 km. a nord di Capesterre dopo il
fiume di Capesterre prendere la stradina in terra fino a
raggiungere l’Habitation Bois-Debout, proseguire a
destra. Dopo qualche decina di metri, proseguire a piedi
nel bosco direzione sud. Il cimitero è a una decina di
metri.
Il tempio Hindu

Viaggiando in
Guadalupa noterete numerose tombe indù, soprattutto a
Grand-Terre. Ma il tempio indiano policromo di Changy
dedicato alla dea Mayinmen, a pochi km. da Capesterre, è
il più grande e importante della Guadalupa. L’arrivo dei
primi indiani risale alla metà del 1800 per “sostituire”
il lavoro degli schiavi nei campi da canna da zucchero e
ha dato vita a una comunità indiana oggi stimata in
circa 60.000 persone e concentrata soprattutto a
Capesterre-Belle Eau, Le Moule, Petit-Canal, Port Louis,
che una volta erano appunto importanti zone di
produzione di zucchero di canna.
Interno del tempio non accessibile. Cerimonie il sabato
e domenica.
Sulla N1 a circa 3 km. a nord di Capesterre.
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Visitare Grande-Terre |
Lunghe bellissime spiagge chiare
e lagune dai colori turchesi protette dalle barriere
coralline. Verso nord la canna da zucchero brilla ancora
al sole malgrado la modernizzazione sia ben presente a
Grande-Terre attorno a Pointe à Pitre. Numerosi
ristoranti e vita notturna nelle zone di Gosier, Sainte
Anne e St. François, diverse proposte di attivita'
sportive sia su terra che in mare.
Le Fort Fleur-d’Epée a Bas
du Fort - Gosier

Fu
la più grande fortezza mai costruita a Grande-Terre.
Edificato dal 1750 al 1763 su base ottagonale, il forte
fu protagonista di battaglie navali e le flotte inglesi
lo occuparono per un breve periodo nel 1794. Abbandonato
nel 1817 dopo la fine delle rivalità marittime tra
Francia e Inghilterra, oggi, dopo un egregio restauro,
il forte aperto al pubblico ospita saltuariamente mostre
ed esposizioni. Da visitare le sue fortificazioni con il
panorama sulla baia, la polveriera e le gallerie
sotterranee. Facilmente raggiungibile, da Bas du Fort
sulla strada per Gosier. Aperto tutti i giorni dalle ore
9 (ore 10 il lunedi) alle 17. Ingresso gratuito.
Sainte Anne

Vivace località turistica, rinomata per le sue
bellissime spiagge. Simpatico il lungo mare, con un
allegro mercatino bordo spiaggia e numerosi lolo' e
ristoranti.
Saint
François

Da
villaggio di pescatori, fondato nel 1683 da una missione
di cappuccini, è diventata una delle località
turistiche più sviluppate della Guadalupa, con i suoi
hotels di lusso, il golf 18 buche e la sua marina non
ha però dimenticato la sua vocazione agricola.Qualche
anno dopo l’abolizione dello schiavismo venne importata
mano d’opera dall’india per sostituire il lavoro degli
schiavi nei campi e nella produzione. Questa
immigrazione ha formato la più grande comunità indiana
della Guadalupa. Girando nelle campagne non sarà
difficile scorgere le bandiere colorate delle tombe o
l’abbagliante cimitero hindu a qualche centinaia di
metri a ovest dalla spiaggia Raisins-Clairs.
Forte
tradizione degli agricoltori della Guadalupa che
richiama numerosi spettatori nelle terre di
Sainte-Francois e non solo, sono les concours de
boeuf tirant. Vincono la gara i buoi che riescono
in minor tempo a raggiungere la cima di una salita di
200 metri con un carro pesante da 1 a 2,5 tonnelate da
tirare! Questi concorsi sono organizzati da maggio a
dicembre in quasi tutti i comuni di Grande-Terre.
Informatevi all’ufficio del turismo.
La Pointe
des Chateaux

All'uscita di Saint François, una strada di una decina
di km, che costeggia diverse cricche e belle spiagge,
porta alla Pointe de Chateaux, una delle località più
visitate della Guadalupa per il suo paesaggio
“drammatico”. Diversi ristoranti e lolo' nella zona.
Le Moule

Sulla costa
atlantica, Le Moule è una delle più vecchie cittadine
della Guadalupa. Fondata nel 1680 con il nome di
Portland fu un porto molto attivo fino all’inizio del xx
secolo. Nel 1700 diventò principale porto commerciale
per l’esportazione dello zucchero e del rum prodotto a
Grande-Terre e prese il nome di Le Moule. Proprio per
questa ragione diventa teatro di scontri navali con gli
inglesi. Le ancore che noterete all’ingresso del porto
erano destinate a proteggere le imbarcazioni in entrata
e uscita.
Le Moule oggi é
una piacevole e autentica cittadina caraibica con uno
charme un po' retro, un centro vivace e animato, la
grande piazza sulla quale si affacciano le tipiche case
in legno e la chiesa di Saint Jean Baptiste, cosiderata
una della più belle della Guadalupa.La Moule vanta anche
diverse belle spiagge nei dintorni, come l'Anse du
Souffleur.

La Distilleria
Damoiseau

Circondata dai
campi di canna da zucchero a Bellevue nel comune di La
Moule è una vecchia distilleria aperta al pubblico che
produce uno dei migliori rum della Guadalupa..
Visita libera alla
distilleria e alla proprietà. Simpatica rivendita al
pubblico con degustazione di rum.
Morne à l'Eau

Passando da Morne à l'Eau per raggiungere il Nord della
Grande Terre (Anse Bertrand, Port-Louis), da notare il
cimitero che sembra una grande scacchiera
tridimensionale, con tutte le tombe piastrellate di nero
e bianco.
Port Louis e Anse Bertrand

La prima dedita alla pesca, la seconda alla coltivazione
della canna da zucchero e del cotone, sono due cittadine
tranquille, conosciute soprattutto per le loro spiagge.
Pointe de la Vigie

Il punto più settentrionale della Guadalupa, uno sperone
calcareo di 84 m di altezza a picco sull'oceano, dal
quale si gode di un incredibile panorama sulla alte
falaises della costa. Col bel tempo sono visibili
Montserrat, a 70 km a ovest, e Antigua, a 80 KM a nord.
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Come muoversi sull’isola |
Ormai lo diamo per scontato, il miglior modo di muoversi in
Guadalupa è noleggiare un’auto. L’isola è molto grande, i punti
di interesse e le spiagge sono distanti tra loro e le vacanze
sono sempre troppo brevi per viaggiare ai rilassati ritmi dei
mezzi pubblici della Guadalupa.
Diverse compagnie di autobus con
partenza da Pointe à Pitre e Basse-Terre collegano tutti i
comuni con fermate frequenti anche nelle frazioni.
Gli orari dei bus sono compresi mediamente tra le 5.30 e le
20.00 dal lunedi al sabato, su alcune tratte (Pointe à
Pitre-Basse Terre, Pointe à Pitre-Deshaies ad esempio) il
servizio é attivo anche di domenica ad orari ridotti.
L’autostop è in uso, ma
scegliete sempre la persona che vi propone un passaggio e non
fatelo mai di notte. Sconsigliato a donne sole.
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Guadalupa solo in transito |
Per raggiungere le
isole della Guadalupa arrivando dall’Europa si è costretti a
passare una notte sull’isola per aspettare la partenza dei
traghetti la mattina successiva. Se la vostra vacanza non
comprende un soggiorno in Guadalupa ma solo sulle isole Les
Saintes, Marie-Galante e la Désirade, pensate comunque di
prenotare la prima notte in albergo e il transfert
aeroporto/hotel/stazione marittima. Per il ritorno sarà più
comodo, traghettando dalle isole al mattino avrete il tempo per
raggiungere l’aeroporto per imbarcarvi comodamente a fine
giornata.
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Note |
Per le escursioni sulla Soufrière o nella natura raccomandiamo
di prestare la massima attenzione al meteo, in caso di pioggia i
sentieri e l’attraversamento dei torrenti diventa molto
pericoloso. Indossate scarpe adatte e portate con voi qualcosa
per ripararvi dalla pioggia
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Artigianato Locale |
Artigianato locale alla Pointe des Chateaux, il simpatico Jordan
propone bellissime voliere, cesti, oggetti utili e decorativi in
foglia di cocco, 100% Made in Guadeloupe!

JORDAN CARAIBES
Pointe des Chateaux
Tel. 0690 720535
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